Grazie a un progetto a cui partecipa, tra gli altri, l’associazione Daedalos di Bologna, fatto di arte-terapia e laboratori espressivi in giro per l’Europa
di Mirko Melandri
BOLOGNA - Gli artisti irregolari in giro per l'Europa per accrescere le proprie competenze grazie a un progetto Erasmus+ sull’arte-terapia e sullo studio applicato, proposto da alcuni laboratori espressivi in varie città oltreconfine. Al progetto Erasmus+, il programma della UE finalizzato all’istruzione, alla formazione, all’inclusione sociale e alla partecipazione di giovani e adulti, quest’anno partecipa anche l'associazione Daedalos di Bologna, fondata nel 2018 e composta da un gruppo di artisti outsider o che hanno un vissuto di fragilità e disagio mentale, da familiari e cittadini, con la mission di implementare la recovery psichiatrica attraverso l’arte e la cultura e le emozioni positive che sanno suscitare.
Dopo Zagori (in Grecia) sul tema dell’arte tessile e Siviglia (in Spagna) sul rema della ceramica, la prossima tappa di questo progetto è in programma dal 21 al 29 giugno in Germania. Saranno toccate le città di Bonn, Colonia e Düsseldorf. Si parlerà della diversità nei musei, si terrà un workshop su luce e consapevolezza del corpo, poi un laboratorio sull’artista Max Ernst e il frottage, una tecnica di disegno e pittura basata sul principio dello sfregamento. Altri incontri saranno legati al disegno e all'espressione di sé, ai punti di forza e debolezza come motore per il proprio lavoro, alla condivisione delle esperienze. «Ad ogni tappa – spiega la presidente di Daedalos Cristina Colognesi – possono partecipare due persone, un operatore e uno studente, per ogni realtà coinvolta. Oltre a noi, infatti, fanno parte di questo progetto anche tre associazioni di Torino e una cooperativa sociale di Livorno. Degli artisti irregolari bolognesi parteciperanno Cristina Ventura per Colonia, mentre a Tenerife andrà Paolo Colognesi».
Il motto di Daedalos è “cultura & salute”. Tra gli obiettivi dell’associazione ci sono l’organizzazione di mostre di arti figurative, di workshop e laboratori, di rassegne musicali e teatrali come “Sogno di fine estate” alla Badia di Monte San Pietro, nell'Abbazia dei Santi Fabiano e Sebastiano (quest’anno l’appuntamento è per l’11 giugno alle 19.30 con un monologo sul poeta russo Vladimir Majakovskij). E poi, ancora, Daedalos partecipa ad eventi culturali come per esempio la Biennale di Venezia e Festival nazionali di Outsider Art e organizza visite guidate. Assieme a partners nazionali partecipa a progetti europei. Ma la vera mission è la recovery, realizzata attraverso percorsi artistici, esperienze di riabilitazione psichiatrica e tirocini inclusivi in collaborazione con il Dipartimento di Salute Mentale dell’Ausl di Bologna e in un’ottica di welfare culturale.